Verità evinte dai vecchi al mattino presto, in treno e dette con parole tue

Salva più matrimoni il Tavor dei preti e degli psicologi.

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Corrispondenza d’amorosi sensi

Allora c’è uno che ha preso in prestito il De Silva libro quello in cui lui è contrario alle emozioni per intendersi. Ha sottolineato (a lapis) il pezzo che parla delle “canzoni che hanno delle parole di una tale spudoratezza nel lavare in pubblico i panni sporchi dell’amore da farti letteralmente chinare la testa”. Allora mi piacerebbe andarci a cena con uno che sottolinea un pezzetto così. Se poi è una lei, beh allora avrà sicuramente una bella borsa e delle scarpe carine a cui magari ispirarmi e che non hanno un prezzo esoso, una che sottolinea un pezzetto così.

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Potevo aspettare a dedicartela per il tuo compleanno. Ma mi è venuta ora, e febbraio è troppo in là.

“E però la prima volta che ci siamo guardati
te gli occhi azzurri non ce li avevi mica.
E mi sa che è per quello
che ebbi tanta paura  “
e poi mi è venuta nel dormiveglia, chè dormo male malissimo in questo periodo, e quelle che mi vengono lì vanno scritte subito sennò se ne vanno, Pippo, scusa l’anticipo.
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Almeno sentiamoci delle merde tutti assieme, tiè

Leggevo i compiti svolti in classe venerdì mattina dal Pippo, con la maestra di italiano.

Si parlava delle paure, delle loro paure. Delle paure di quelli di seconda B. Allora vedo scritto:

-Io ho paura del buio e dei mostri dentro l’armadio di camerina mia (Gina)

-Io ho paura di rimanere solo (Pippo)

-Io ho paura dei temporali (Berto)

-Io ho paura di stare vicino alla ferrovia (Daniele)

-Io ho paura degli scherzi brutti di mio fratello la notte (Rebecca)

-Io ho paura quando il babbo e la mamma litigano (TUTTI)

Poi il compito proseguiva, ma il sentirmi una merda mi ha indotto a distrarmi dando l’aspirapolvere, almeno il rumore rintrona al punto giusto. E comunque almeno dopo mi son sentita una merda, ma col salotto pulito.

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Tra genio e follia e pendolarismo

Lui era geniale. Geniale era il suo modo di muovere le mani, di condire un caffè al mattino, di allacciarsi le scarpe uguali a quelle di Dylan Dog.

Poi, come tutti i geni, quelli veri, sparì. Trovarono solo le scarpe di Dylan Dog: una di qua e una di là dalle rotaie della ferrovia.

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No ma ce la fo eh, tranquilli

A far tutto, caro mio primo migliore amico di quelli che poi ti rendi conto che erano solo un amico speciale,
Più amico degli altri,in quei momenti la’, che già facili non erano. A far tutto. A essere tutto e a far tutto, quasi niente di quello che veramente mi piacerebbe, perché non c’è mai tempo, perché viene sempre qualcuno
prima, che sennò s’offende, che sennò non ti paga.
A dar mano a tirare avanti la baracca e anche magari però a depilarsi e darsi la crema idratante profumata che alla fine insomma ho solo 44 anni e ancora non sono una ciofeca e pare si viva una volta sola, no. E magari anche a dormire serena e senza sensi di colpa di venerdì notte alle tre. Caxxo domani e’ sabato. Menomale. Sto commento fb in risposta a te, amico speciale della vita passata, però potevo farlo diventare un post
già che c’ero. Anzi lo posto guarda, almeno, forse, ricomincio a scrivere; dice che per chi scrive, scrivere serve a non impazzire, sia mai. Un po’ come per chi corre; io se corro e scrivo dovrei essere a posto sulla lunga distanza no? Quindi si torna li: ce la fo. No ma… Ce la fo

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Ci vediamo qua, d’ora in avanti.

https://www.facebook.com/mimi.metallurgica.50

 

Mi mancherà. Ora però mi brucia il sugo debbo andare 🙂

 

Mimì

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Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità

Sticazzi, non l’avevo mai messo il disclaimer in fondo al SensiBlandi ma tanto penso si sia capito.

“Questo blog non rappresenta una testata giornalistica in quanto viene aggiornato senza alcuna periodicità”.

Unn’avevo più voglia, in pratica. C’avevo da vivere la vita vera e di virtuale era assai che se vivevo la vita del VMWare in ufficio, con tutti i server che mi son piovuti addosso da quando mi han tolto un capo e non ce lo hanno rimesso e mi han tolto pure un super-collega e non c’hanno rimesso nemmeno lui (vabbè che è difficile ritrovarlo uguale, ma insomma almeno provateci ecchecchezzo).

Comunque a presto.

Intanto ode al Jack che mi ha fatto conoscere questa canzone:

 

– “1977”  Ana Tijoux

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Interviste di fine LAsilo

Il lasilo, come dice il Pippo, sta finendo. Ma finendo proprio, nel senso che la scuola materna per lui è arrivata alla fine. Da settembre si comincia con la vita vera.

Le maestre, stanche e incredibilmente le stesse da tre anni ad oggi, hanno organizzato una festa per la consegna dei diplomi ai loro cuccioli cresciuti. La festa prevedeva anche la consegna ai genitori dei cuccioli cresciuti del libro contenente tutti i lavori individuali del loro cucciolo cresciuto e crescente, comprensivo di alcune interviste.

Una delle interviste riguardava “Il mattino e la sera”. Quella del Pippo si è svolta più o meno così, pare, come fedelmente riportato per iscritto dalla maestra Patrizia:

“La mattina sto col babbo, ci si sveglia, si fa colazione poi io guardo un po’ la televisione e dopo lui mi aiuta a prepararmi, si gioca un pochino e si va al lasilo. La mamma è a lavorare. ”

“La sera sto con la mamma, mentre lei preparara la cena io guardo la televisione poi le mi manda a lavarmi le mani e si mangia. Dopo riguardo la televisione e gioco un po’ poi dopo mi lavo i denti metto il pigiama e vado nel lettino assieme alla mamma. Ma lei poi quando dormo va a dormire anche lei nel suo letto. Il babbo torna troppo tardi per la cena e mangia quando è buio ed io dormo”

Ecco, questo mi ha ben reso l’ìidea di quanto ci vediamo e/o parliamo, dal lunedì al giovedì circa, io ed il mau-marito.

Ma.

Ma “il bimbo Pippo è così sereno e giocoso”, dicono le maestre del lasilo.

Menomale, và. Si vede che il telefono aiuta. E parecchio.

– Likke Li  “I Follow Rivers”

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Baffanculo

Giorni fa, in macchina, io alla guida ed il Pippo dietro:

-Mamma ma che fa quello? Quello col motorino con la marmitta senza scilenziatòòre !? Baffanculo!

-Pippo! Ma che dici? Si dice Vaffanculo, con la “V” non Baffanculo con la “B”.

-Ah. E che vuol dire?

-Vuol dire che qualcuno ti fa rabbia, tanta rabbia e allora gli dici di andare in quel posto.

-Dove mamma?

-In culo, Pippo, in culo. E’ una cosa cattiva da augurare a qualcuno che in quel momento ti fa rabbia.

-Ah.

…………

Il giorno dopo, al mattino. Pippo e babbo soli in casa, come ogni mattina, per la colazione:

-Babbo non ho voglia di andare al mio lasilo, ci son persone che mi fanno rabbia.  lasilo mi fa rabbia.

-Pippo, ci devi andare, io e mamma si va a lavoro e tu a scuola, c’è poco da fare.

-babbo, vai in culo!

……..

PUNIZIONE data al Pippo: chiuso  in camera sua senza poter vedere i cartoni fino alla dipartita verso il lasilo.

 

– “Get Lucky”  Daft Punk Feat Pharrell Williams

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